Ricorso carta del docente

L’art. 1 comma 121 della legge 107/2015 ha introdotto per gli insegnanti di ruolo la Carta Elettronica per l’aggiornamento e la formazione professionale dell’importo di € 500,00 annui. Tale importo, se non utilizzato nell’anno scolastico di riferimento diviene credito da utilizzare nell’anno successivo. Tuttavia l’articolo 2 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2015 stabilisce che gli unici destinatari della carta docenti sono i “docenti di ruolo a tempo indeterminato presso le scuole statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, inclusi i docenti in formazione e prova”. Restano, pertanto, esclusi tutti i docenti con contratti a tempo determinato che rappresentano un’alta percentuale del corpo insegnanti e, quali docenti a tutti gli effetti, contribuiscono al buon funzionamento dell’istruzione nel nostro Paese. La palese illegittimità di tale esclusione ha portato molti docenti precari a proporre ricorso di fronte al Tribunale del Lavoro per vedersi riconsciuto il diritto all’ottenimento del cosiddetto “bonus docenti”.

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La giurisprudenza sul punto

La sentenza del Consiglio di Stato n. 1842/2022 del 16.03.2022

Con la sentenza n. 1842/2022, il Consiglio di Stato ha annullato il D.P.C.M. sopra citato nella parte in cui escludeva dai benefici gli insegnanti di Religione con contratto a tempo determinato. Anche se la sentenza ha effetto solo per i ricorrenti, senza comportare l’annullamento del provvedimento amministrativo per tutti i soggetti potenzialmente interessati, essa stabilisce principi di diritto fondamentali applicabili analogicamente a tutti i docenti con contratto a termine.

L’ordinanza della Corte di Giustizia del 18 maggio 2022 – causa C-450/21

Con l’ordinanza del 18 maggio 2022 (causa C-450/21), la Corte di Giustizia ha stabilito in modo definitivo che il bonus previsto dall’art. 1, comma 121, della legge 13 luglio 2015, n. 107, spetta anche ai docenti con contratto a tempo determinato.

La Corte di Cassazione n. 10072 del 27 ottobre 2023

La Corte ha stabilito che la Carta del Docente è destinata anche ai docenti con contratti a termine, con supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche, come previsto dalla Legge n. 124/1999, art. 4, commi 1 e 2. L’azione di adempimento per ottenere la Carta deve essere avviata entro 5 anni dalla maturazione del diritto. I docenti ancora in servizio al momento della sentenza hanno diritto all’adempimento specifico, mentre quelli che hanno cessato il servizio possono richiedere il risarcimento dei danni subiti. La prescrizione per le azioni risarcitorie è di 10 anni dalla data di uscita dal sistema scolastico.

Chi può proporre ricorso

Possono proporre il ricorso, tutti colo che negli ultimi anni hanno lavorato nella scuola come:

  • Docenti: di qualsiasi ordine e grado purché abbiano prestato servizio nelle scuole pubbliche
  • Educatori: come  stabilito dalla sentenza della Cassazione Civile numero 32104/22 anche il personale educativo ha il diritto di usufruire del bonus docenti, sebbene svolga funzioni diverse da quelle strettamente didattiche e di istruzione proprie dei docenti, partecipa comunque ai contenuti educativi e formativi degli allievi, convittori e semiconvittori, e per questo motivo è considerato parte dell’area professionale del personale docente. Dunque, analogamente agli insegnanti precari, il personale educativo ha la possibilità di recuperare l’assegno dell’aggiornamento relativo agli ultimi cinque anni mediante ricorso al giudice del Lavoro.

Oggetto della domanda

La domanda è finalizzata a far condannare il Ministero dell’istruzione e del merito a mettere a disposizione del ricorrente la Carta del Docente con l’importo spettante. Pertanto, il ricorrente, in caso di esito favorevole del procedimento, vedrà  riconoscersi l’importo riconosciuto in sentenza come credito da spendere mediante la carta elettronica del docente.

I requisiti per richiedere il bonus

La vigenza del rapporto

Uno dei requisiti per beneficiare della carta docenti è che il docente sia attualmente inserito nelle GPS e/o stia presentando servizio alle dipendenze del Ministero. La Carta del Docente non è prevista per i dipendenti che hanno cessato il servizio per qualsiasi motivo, facendo perdere al docente il diritto a quanto maturato o accantonato. Se per qualsiasi ragione cessa definitivamente dal servizio, perde il diritto al beneficio.

La durata del rapporto

La giurisprudenza di merito ha più volte chiarito che il bonus spetta solo ai docenti con contratto:

  • fino al termine delle lezioni (30 giugno),
  • fino al termine delle attività didattiche (30 agosto),
  • destinatari di supplenze brevi che nel corso dell’anno scolastico si siano protratte per almeno 180 giorni anche non consecutivi.

Per quanto riguarda l’orario, spesso è richiesto che il docente abbia svolto almeno il 50% dell’orario stabilito a tempo pieno del grado scolastico di riferimento. Ad esempio per i docenti della scuola secondaria, dove la cattedra full-time è di 18 ore, è richiesto un contratto di almeno 9 ore settimanali.

Pertanto, attualmente restano esclusi dal beneficio della carta docente gli insegnanti che nel corso dell’anno scolastico non abbiano effettuato almeno 180 giorni di servizio.

Prescrizione 

La prescrizione del diritto alla carta docenti è quinquennale, come previsto dall’art. 2948 c.c. n. 4. Come detto, l’importo, se non utilizzato nell’anno scolastico di riferimento, diviene credito da utilizzare nell’anno successivo e tale “slittamento” ha scaturito un dibattito giurisprudenziale sul momento dal quale decorre il termine valido per la prescrizione.

I tempi di pagamento 

Nel caso di ottenimento della sentenza favorevole definitiva, i tempi di erogazione del bonus riconosciuto dipendono esclusivamente dal Ministero. In ogni caso, una volta ottenuta sentenza favorevole non impugnabile, il credito verrà erogato e il ricorso resta l’unico modo per ottenere il bonus per gli anni in cui questo non è stato riconosciuto.

Il ricorso per ottemperenza

Se il Ministero non dovesse accreditare il bonus in tempi ragionevoli, il docente, decorsi 120 giorni dalla notifica della sentenza al M.I.M, ha la possibilità di esperire il ricorso per ottemperanza di fronte al T.A.R. regionale competente affinché si ordini all’Amministrazione di accreditare il bonus docente come riconosciuto e preveda la nomina di un commissario ad acta per eseguire la sentenza in caso di inerzia del Ministero con l’aggiunta di una penalità di mora per il ritardo.
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Alcuni correttivi 

Per tutti coloro che nell’a.s. 2023/24 hanno prestato servizio con contratto a tempo determinato con scadenza al 31 agosto,  il decreto salva infrazioni – d.l. n. 69/2023 – all’art. 15 ha previsto l’automatico riconoscimento del bonus di € 500,00 previsto dall’art. 1 comma 121 della l. 107/2015  La norma in questione si applica solamente a partire dall’anno scolastico 2023, e non retroattivamente e non sappiamo se sarà valida anche per l’anno scolastico 2024/25. Inoltre, essa esclude i supplenti che hanno lavorato fino alla fine delle attività didattiche o che, con supplenze brevi, abbiano accumulato 180 giorni lavorativi durante l’anno.

Per cosa può essere utilizzata 

La carta del docente può essere utilizzata per l’acquisto di:

  • Libri e Testi
  • Hardware e Software: quali pc, tablet e computer portatili;
  • Iscrizione a corsi di formazione quali i corsi di abilitazione per insegnanti;
  • Biglietti d’accesso a teatro, cinema e musei.

Conclusioni 

La giurisprudenza ha ormai riconosciuto il diritto dei docenti precari a percepire la carta docenti. Tuttavia, come presupposto è richiesto uno o più contratti che si estendano fino alla fine dell’anno scolastico, cioè il 30 giugno o il 31 agosto, oppure la prestazione di almeno 180 giorni di lavoro nel corso dell’anno. È importante notare che, nonostante il riconoscimento giurisprudenziale del diritto, al momento manca un atto normativo che stabilisca tale diritto con efficacia retroattiva (ad eccezione del cd. Decreto salva-infrazioni) e, quindi, l’unico modo che i docenti hanno per vedersi riconoscere il bonus è quello di proporre ricorso.

Proponi ricorso

Fa’ valere i tuoi diritti, compila il modulo qui sotto per far valutare gratuitamente e in in tempi rapidi la tua posizione e per conoscere tutte le informazioni necessarie (documenti, costi e tempi) per l’ottenimento della carta elettronica del docente del valore di € 500,00 annui, indicando:

  • gli anni scolastici per i quali si ha intenzione di richiedere il bonus
  • la tipologia di contratto sottoscritta (se al 31/8, al 30/6, supplenze brevi e/o contratti covid)
  • l’ultima sede dell’istituzione scolastica presso la quale si è prestato servizio

 

Lo Studio legale Mazza offre la propria assistenza per la proposizione dei ricorsi per il bonus docenti nei Tribunali di tutta Italia.

 

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